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Mensaje de Madre Yvonne Reungoat por la paz
- Por Sor Susana Diaz
- En: Noticias provinciales
- Publicado 05 Sep 2013
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Carissime sorelle, vengo a voi per condividere l'appello di Papa Francesco per la pace, lanciato al mondo durante l' Angelus di domenica 1° settembre 2013, nel quale il Santo Padre invita tutta la Chiesa a sentirsi convocata per il 7 settembre a vivere una giornata di preghiera, di digiuno e di supplica per la pace.
Riprendendo l'invito del Papa, il Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Card. João Braz de Aviz, sollecita tutti i consacrati che sono a Roma a recarsi in Piazza San Pietro dalle ore 19 alle 24 a pregare per la pace, momento forte e comunitario voluto da Papa Francesco perché, come ha detto lui stesso, "l'umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace". Facendo eco alle parole di Papa Francesco, il Prefetto sollecita i consacrati a gridare "mai più la guerra" prima di tutto con la propria vita, «chiedendo a Dio di essere strumenti di giustizia e di pace là dove siamo posti. Ma sentiamo anche l'urgenza di pregare insieme il Signore della pace perché in Siria e in tutte le situazioni di conflitto prevalga " la cultura dell'incontro, la cultura del dialogo" » (Card. Jo ã o Braz de Aviz ai consacrati, 3 settembre 2013) .
Anche il nostro caro Padre, il Rettor Maggiore don Pascual Chávez Villanueva, si è fatto immediatamente eco della richiesta del Santo Padre, rilanciando a tutta la Famiglia salesiana l'appello per il 7 settembre prossimo ad unirsi in preghiera per la pace e, se si è a Roma, a partecipare alla convocazione in Piazza San Pietro.
Non vogliamo limitarci a questo momento ufficiale, che resta importante. Ci impegniamo, come invita don Pascual, a vivere un tempo di educazione alla pace nelle scuole, negli oratori, in altri contesti educativi e, soprattutto, ad offrire un momento di testimonianza sulla pace anche mediante la celebrazione comunitaria della riconciliazione, in cui chiedere perdono a Dio delle nostre divisioni e dei nostri conflitti, piccoli e grandi.
Come FMA ci sentiamo fortemente interpellate a pregare e ad offrire per la pace in Medio Oriente, in particolare in Siria e in Egitto dove siamo presenti, e in altre parti del mondo dove esiste la violenza.
La presenza delle nostre comunità in queste nazioni ci rende particolarmente solidali. C'è una grande risonanza di preghiera che si eleva da tutto l'Istituto per invocare la pace. Questo è un motivo di conforto e di forza per le nostre sorelle che sono in Siria e in Egitto.
Invito tutte le comunità a vivere questo tempo intenso di supplica al Signore mediante la preghiera, il digiuno, la testimonianza, in comunione con tutta la Chiesa e la Famiglia salesiana. Una preghiera che sia accompagnata dalla carità vissuta in modo radicale da ciascuna di noi senza eccezione. Pregare per la pace è anche impegnarci in gesti di pace. Chiedo ad ogni comunità di vivere gesti di riconciliazione per manifestare concretamente la nostra volontà di contribuire a costruire la pace nel mondo, consapevoli che questo processo inizia nel nostro quotidiano.
La nostra stessa missione, vissuta insieme a tutta la comunità educante, può essere un cantiere di educazione alla pace, anche con momenti specifici di riflessione e di preghiera per ottenerla come dono e viverla come impegno. La missione educativa è fondamentale per costruire una umanità dove la pace sia la via di sviluppo dell'umanità secondo il Progetto di Dio.
Partecipiamo alle iniziative della Chiesa locale, coinvolgiamo le comunità educanti e facciamo pregare i bambini che sono preziosi agli occhi di Dio.
Sottolineo, per le FMA e le comunità educanti che sono a Roma, l'importanza di partecipare alla veglia di preghiera con Papa Francesco in Piazza San Pietro il prossimo 7 settembre dalle ore 19.00 alle ore 24.00.
Sentiamoci unite per ottenere il bene grande della pace. Stringiamoci intorno a Maria, Regina della pace, Madre della vita e della comunione perché ci aiuti a edificare un mondo di fratelli e sorelle che vivono e diffondo una cultura di pace.
Vi saluto con grande affetto.
Roma, 4 Settembre 2013