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En memoria de sor María de los Ángeles
- Por Sor Susana Diaz
- En: Noticias provinciales
- Publicado 07 Oct 2016
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El 5 de octubre, el Señor ha llamado a la plenitud de la alegría eterna a nuestra querida hermana sor María de los Ángeles Contreras, quien a nivel general, ha prestado el servicio de animación como Consejera para la Familia Salesiana. A continuación, compartimos el mensaje que Madre Yvonne Reungoat ha enviado a la inspectoría venezolana.
Carissima sr. Margarita e comunità ispettoriale,
apprendo con viva commozione la notizia della morte di suor María de los Ángeles Contreras: una cara sorella ancora attiva nel suo mandato come direttrice della comunità della Casa Provinciale di Caracas (Venezuela) e Consigliera ispettoriale. La sua salute era ormai vacillante, ma lei non si era arresa. Era consapevole del male che la minacciava già da qualche anno e lo gestiva con serenità e abbandono alla volontà di Dio, fino ai rapidi e sviluppi degli ultimi giorni che l’hanno portata a concludere un’esistenza ricca e meravigliosa, anche se non priva di sofferenze, sempre accolte con fede e amore in unione a Gesù e in compagnia di Maria.
Suor María de los Ángeles, entrata già studente universitaria, ha poi studiato all’Istituto Superiore Pedagogico di Torino. In seguito ha ricoperto varie responsabilità a livello locale e ispettoriale. E, Infine, a livello centrale come Consigliera generale per la Famiglia salesiana.
Intelligente, acuta, creativa, competente e molto organizzata, chiara nel trasmettere le linee di animazione, ha saputo guidare per dodici anni l’Ambito per la Famiglia salesiana, appena creato, con chiarezza di direttive, facendosi pienamente carico del coordinamento unitario delle diverse aree di competenza che facevano riferimento a tale Ambito: dall’Associazione Exallieve/i e Salesiani Cooperatori, al VIDES e all’Ufficio dei Diritti Umani, dalla collaborazione nell’organismo ecclesiale JPIC (Giustizia-Pace-Salvaguardia del Creato) fino all’area di riflessione sulla donna e sulla dimensione mariana.
“Tenere viva nella Famiglia salesiana la dimensione mariana” era il compito specifico affidatoci dal Rettor Maggiore don Egidio Viganò. Un compito a noi congeniale perché siamo davvero un Istituto mariano fin nella denominazione: “Figlie di Maria Ausiliatrice”.
Ma lei non soltanto animava queste aree in collaborazione con le Delegate a livello centrale e in collegamento con quelle ispettoriali ma era, si può dire, “santamente inquieta” nel sollecitare l’amore a Maria, gli studi sulla donna, mai come in questi decenni maltrattata, sfruttata, violentata, schiavizzata.
Aveva condiviso con convinzione la linea della cittadinanza evangelica proposta come tema nel Capitolo generale XXI. Le sembrava che il sogno di don Bosco di formare buoni cristiani e onesti cittadini dovesse passare oggi attraverso l’educazione a una cittadinanza attiva in cui i diritti di tutti siano rispettati, difesi, tutelati, a partire dal diritto ad una vita dignitosa e felice, aperta al futuro. E poiché le donne in un contesto di povertà sono le più discriminate, prendersi cura di loro, agire sulle situazioni di disagio di cui sono vittime insieme a bambine/bambini, voleva dire collaborare alla costruzione di una società più giusta, solidale e pacifica, porre le basi per un nuovo umanesimo, non della competizione e della concorrenza, ma dell’amore e della fraternità.
Suor María de los Ángeles amava particolarmente i poveri e poneva l’accento sia sul prendersi cura di loro sia sul lasciarsi ammaestrare dai poveri che sono in qualche modo i nostri maestri. Ascoltare la loro voce, il loro grido è ascoltare Dio stesso fattosi povero per essere accanto ai poveri e toccare le ferite dell’umanità. L’amore per i poveri era sostenuto in lei da una precisa scelta di vita povera.
Cara suor María de los Ángeles, a te che eri quasi in anticipo sui tempi, non solo con le parole, ma con le scelte di vita, affidiamo le vocazioni che il Signore chiama a servirlo nel nostro Istituto, nella Famiglia salesiana, nella Chiesa perché siano vocazioni convinte che seguire Gesù con totalità di dono riempie il cuore e la vita di senso e che guardare a Maria come prima discepola è vivere una vita trasfigurata nella bellezza dell’amore.
Siamo sicure che questo amore tu già lo contempli faccia a faccia e che un grande numero di “poveri” ai quali hai usato misericordia ti sia venuto incontro nella casa del Paradiso per dirti: “…l’hai fatto a me”.
Grazie per la tua vita evangelicamente ricca e coerente, donata senza risparmio in un servizio all’Istituto caratterizzato da tanto amore e generosità. La tua memoria resta tra noi in benedizione.
Ti affidiamo al Signore perché ti accolga nella sua Casa e tu possa vivere in pienezza quell’Alleanza d’amore a cui Egli ti ha chiamata.
Maria Ausiliatrice ti prenda vicino a Lei!
Suor Yvonne Reungoat fma
(nel giorno delle esequie, Caracas, 6 ottobre 2016)